Centro di Quartiere e Palazzo del Volontariato nel Quartiere Torricelli a Cerignola (FG)

Anno:  2003
Committente: Città di Cerignola (Fg)
Oggetto: Centro di Quartiere e Palazzo del Volontariato nel Quartiere Torricelli
Progettista incaricato: Studio Torricelli Associati
Consulente: Marco Robecchi

Bibliografia:
- A. Torricelli, Centro di quartiere e Palazzo di volontariato a Cerignola, in – - Aa.Vv. Identità dell’architettura Italiana, DIABASIS, Reggio Emilia 2007

Descrizione:
Il progetto che nasce nell’ambito del nuovo Prg di Cerignola è finalizzato a riqualificare il più grande tra i quartieri della periferia: un agglomerato urbano costruito negli ultimi trent’anni. Nel progetto le scelte formali per gli edifici e gli spazi aperti dichiarano il loro carattere di architettura civile rispetto alle adiacenti attrezzature sportive e agli edifici residenziali circostanti, il che si traduce nella predilezione per la stoà e l’aula coperta nelle loro forme elementari.
L’area si trova in posizione elevata, sul bordo di un uliveto al quale si rende coerente, nella giacitura, la disposizione planimetrica; attraverso la definizione dei livelli del suolo il progetto configura una disposizione a terrazzi degradanti verso le zone residenziali del quartiere. La parte più alta costituisce il piano di posa del Centro di quartiere, la parte in declivio risulta delimitata sul bordo superiore dall’edificio in linea del Palazzo del volontariato e si caratterizza come giardino in lieve pendenza, delimitato da una rampa pedonale rettilinea.
L’impianto del Centro di quartiere definisce un sistema articolato di “stanze”: il grande prato alberato, l’aula a doppia altezza, il patio. L’aula si configura come una sorta di piazza coperta, che si apre da un lato verso il prato e dall’altro verso un criptoportico di accesso dalla strada.
Il Palazzo del volontariato, caratterizzato da facce piane in mattoni, raccorda le differenti quote fissate sul declivio dal giardino e dal piano del Centro di quartiere. È impostato su due livelli, serviti da una galleria a doppia altezza, che si connette attraverso una serie di ponti alle aperture verso il prato esterno. Al piano terreno si trovano gli uffici destinati al decentramento dei servizi comunali, al piano superiore le sale adibite a sedi delle associazioni.
Nel giardino si distinguono due parti: una terrazzata e piantumata a palmeto secondo un ordine geometrico, fiancheggiata da una rampa in lieve pendenza; l’altra con andamento naturale, dove vengono mantenuti gli ulivi, cui si accostano, a creare zone d’ombra, altre essenze della macchia mediterranea